C’era una volta un cane,
che tante cose sapeva fare,
ma lui si tormentava,
perché voleva volare,
in tutti i modi provò
addirittura saltò.
Andò da un gatto,
ma per insegnare era troppo matto,
andò da un lupo,
ma il suo sguardo era troppo cupo,
e sempre si domandava:
“Cosa devo fare
se non riesco a volare?”
Saltò da un albero,
saltò da un pero,
si lanciò dal balcone di un appartamento
con delle ali e un paramento,
cadde come un pero e si fece l’occhio nero.
Allora pensò: “Forse con un aereo?”
Quando l’aereo decollò,
a un’ala si aggrappò,
e gli sembrò di volare
come di più non poteva sognare.
ANONIMUS DEL NOVECENTUS - CL. 4
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