La mia gatta si chiama Pussy. Ha il pelo a strisce marroni e nere, gli occhi verdi, i denti aguzzi e la lingua ruvida. I suoi baffi sono lunghi e il suo pelo è morbido e lungo. E’ affettuosa e buona, quando l’accarezzo fa sempre le fusa. Quando la prendo in braccio e le faccio fare i giri in casa, lei sta sempre tranquilla. Certe volte, quando è fuori in giardino, se non scappa, riesco a prenderla ed accarezzarla. Certe volte giochiamo con la pallina: non proprio, lei si diverte di più con il filo che tiene la pallina.
Se si arrabbia mi graffia o mi morde, però se la sgrido la smette e si fa coccolare.
Quando ero ancora molto piccola, avevo circa due o tre anni, non riuscivo a stare con lei perché mi mordeva e mi graffiava: allora io piangevo perché mi faceva tanto male. Poi avvisavo la nonna che interveniva e la rimproverava.
Adesso mi basta un fischio e lei arriva subito da me. A Pussy piace stare sul davanzale della finestra quando c’è il sole: se la vado a toccare sento che scotta perché sta ferma lì anche tre o quattro ore. Così avviso la nonna e la spostiamo. Quando trovo delle foto di gatti sui giornali le dico:” Guarda Pussy come ti assomigliano!” E lei sembra capirmi perché si gira a guardare.
Questa è la mia Pussy.
VANCY - CL.3
Nessun commento:
Posta un commento