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9.5.07

9 Una mattina mi svegliai e, come per magia, tutto era diverso

Una mattina mi svegliai e invece di trovarmi sotto coperte morbide e sopra ad un cuscino soffice, mi trovai dentro ad una cuccia, in campagna. Mi guardai le mani e al loro posto vidi delle piccole zampine morbide e pelose di color bianco candido, avevo un musetto con dei baffi lunghi e sottili, occhi azzurri e il nasetto rosa. La mia corporatura era snella e le zampe abbastanza robuste.
Invece di parlare, emettevo uno strano suono: un miagolio. Uscii dalla cuccia in cerca dei miei parenti o di altri simili e per fortuna trovai mia madre: anche lei aveva subito la mia stessa trasformazione ed era una gatta elegante con il pelo lungo e di colore arancione, con le zampe bianche. Ritrovai pure mio padre: un gatto nero con la punta della coda più chiara del resto del pelo. Mio fratello sembrava un gatto randagio, sporco; aveva il pelo grigio e le orecchie scure.
Il mio fratellino, invece, mi assomigliava in modo straordinario: aveva il pelo bianco ed era affezionato a me. Insieme ci recammo a cercare qualcosa da mangiare vicino ad un piccolo lago; lì c’erano molte trote, che a me piacciono tanto. Dopo aver pranzato gustosamente ci recammo su una spiaggia a rilassarci prima che il sole calasse. Trovammo un castello di sabbia molto grande con diverse fessure. Mi addormentai, ma ad un certo punto la marea si alzò e distrusse completamente il castello. Fui l’unica a non riuscire a salvarsi dall’onda,così per mettermi in salvo, nuotai fino alla riva, dove giunsi molto stanca, quasi distrutta. Ritornando a casa venimmo inseguiti da due cani randagi che ci corsero dietro, ma essendo gatti ci arrampicammo su un albero. In un attimo di disattenzione dei due cani, saltammo uno ad uno nel recinto che circondava la nostra abitazione. Ormai era scesa la sera e tutti ci addormentammo nella mia cuccia.
GIULY - CL. 5

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