D’improvviso mi resi conto di non essere più una bambina, ma un bellissimo ghepardo! Avevo la testa ovale con un muso un po’ allungato, un grande naso a forma di triangolo di colore nero,la mia dentatura era costituita da canini aguzzi per mangiare e squarciare la carne. Mi accorsi che avevo due grosse orecchie tutte pelose e nere. Poi mi guardai le mani, anzi le zampe; erano grandissime con dei polpastrelli neri e morbidi, mi girai e vidi un corpo lungo e molto snello con il mantello giallo paglia con delle macchie scure ovali e infine mi resi conto di avere una lunghissima coda con un pelo soffice come un peluche. Quindi provai a parlare, ma non parlavo come quand’ero bambina, emettevo un verso strano, simile come un ruggito. Poco dopo vennero i miei genitori; mia mamma era quasi uguale a me, tranne che per un piccolo particolare:era più grande e aveva il mantello più chiaro del mio. Mio papà era un gigante in confronto a me, era il capo branco e mi aveva appena portato da mangiare.Mia mamma mi fece conoscere il branco. In seguito mi allontanai per vedere come era l’ambiente; ero nella Savana. Qui tutto era arido con qualche cespuglio secco e qualche albero. Quindi mia mamma mi insegnò come comportarmi, visto che ero piccola: le prime abitudini da acquisire erano cacciare, dormire sopra gli alberi e arrampicarsi. Poi mi insegnò che la nostra alimentazione è costituita da carne. In seguito provai a correre ed ero velocissima.Infine provai a cacciare una gazzella e riuscii a prenderla in un batter d’ occhio.
NIKI - CL. 5
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